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venerdì 23 agosto 2013

Duomo di Amalfi



Eccomiiii :), con il tempo finalmente di dedicarmi ancora al mio blog! Queste sono le foto di una giornata in costiera Amalfitana, insieme al nostro amico Devang, e quella che vedete sotto è Amalfi...


Abbiamo preso il traghetto da Salerno per evitare il traffico della strada costiera. Se pensate di visitare queste splendide località nel mese di agosto vi consiglio di fare lo stesso.


Questa è la piazza di Amalfi, con lo scorcio del Duomo. E' sufficiente una sola giornata per visitare tutto, poi ci si puo' spostare negli altri splendidi borghi della costiera, sempre via mare, per una vacanza romantica ;)...


Attraverso una lunga gradinata si accede alla Cattedrale di Sant'Andrea, risalente al 1100 d.C., e all'intero complesso monumentale di cui essa fa parte, composto dal chiostro del Paradiso, dalla Basilica del Crocifisso e dalla Cripta. Noi naturalmente visiteremo tutto :-))


La grandezza di tali monumenti è a testimonianza dell' importanza avuta dalla città di Amalfi nel passato come Repubblica marinara, dall'893 al 1135, e le influenze arabeggianti ancora presenti in alcune parti del complesso derivano dai rapporti intercorsi in quel periodo tra la città e l'Oriente .


La facciata, come si presenta a noi oggi, è frutto del restauro del XIX sec, che cancellò le tracce delle varie trasformazioni avvenute nel corso dei secoli e la riportò all'originario stile romanico. Di particolare rilevanza sono gli elementi moreschi e neogotici, come gli archi incrociati e gli archi a sesto acuto, che ne caratterizzano l'aspetto.
Nel timpano possiamo ammirare mosaici in stile bizantino realizzati anch'essi nel XIX sec.



Eccoci lungo la scalinata d'ingresso, insieme al nostro dolce cucciolino :-)...


...e al nostro amico Devang :)


Il campanile, che vedete in foto, risale al XII sec. Anch'esso nel corso dei secoli fu sottoposto a modifiche e rimaneggiamenti. Oggi presenta un ordine di monofore, uno di bifore, uno di trifore e una copertura arabeggiante arricchita da maioliche colorate.


Qui siamo sotto le volte a crociera del portico, prima di entrare...


Il portale centrale del Duomo è in bronzo fuso a Costantinopoli e risale al XII sec.


Anche il mio grandissimo Amore è pronto alla visita :)



L'interno conserva l'aspetto barocco conferitogli dal restauro del XVIII sec, che andò a coprire completamente lo stile romanico della costruzione originaria.


Il soffitto della navata centrale è a cassettoni con tele incorporate, realizzate all'inizio del 1700 da Andrea D'Asta, raffiguranti scene della vita di Sant'Andrea. A partire dalla porta d'ingresso troviamo "la flagellazione" (che in foto non si vede), "la crocifissione", "il miracolo della manna", "la deposizione nel sepolcro".


Qui siamo invece nella navata laterale, molto più spoglia...


Questa è l'abside. Al centro dell'altare centrale si vede la tela di Andrea D'Asta con "Sant'Andrea in croce".




Tutto l'interno è ricco di marmi policromi e stucchi dorati, tipici dello stile barocco. La grande pecca di tale decorazione, tuttavia,  è quella di aver ricoperto quella originaria, in stile romanico, che sicuramente si sarebbe accordata meglio con lo stile della facciata.


Ora ci spostiamo nella parte del complesso che ho preferito: il Chiostro del Paradiso e, successivamente, la cripta di Sant'Andrea. Per accedervi bisogna tornare sotto il portico d'ingresso ed entrare nella porta in fondo a destra.


Il chiostro fu realizzato tra il 1266 e il 1268 come luogo di sepoltura dei nobili amalfitani. Oggi conserva ancora l'originario stile moresco con archi incrociati poggianti su esili colonne.


Guardate com'è caratteristico. L'architettura orientale conferisce ai luoghi un fascino particolare...


Lungo le pareti del chiostro troviamo i resti dei mosaici bizantini che decoravano gli amboni della cattedrale, risalenti al XII sec.




Sullo stesso lato sono presenti anche sarcofagi di origine greca, risalenti al II sec.




Ecco poi un meraviglioso scorcio del campanile...




...e un affresco raffigurante il Cristo Pantocrator...


Prima di entrare nella cripta si passa dalla chiesa del Crocifisso, l'originaria cattedrale, risalente al VI sec d.C. Accanto a questa, nel 1100, fu costruito l'odierno Duomo. Inizialmente le due chiese andarono a costituire un unico edificio a sei navate poi, nel periodo barocco, furono divise in due strutture distinte e completamente rivestite di marmi policromi e stucchi. Mentre l'attuale cattedrale conserva ancora quello stile, la chiesa del Crocifisso fu completamente ristrutturata nel 1994 e riportata all'antico stile romanico, con la copertura a capriate lignee, il matroneo e la fila di monofore sopra esso.


Oggi la chiesa del Crocifisso è stata adibita a museo e ospita il tesoro del Duomo, composto da preziosi oggetti liturgici di epoche passate (mitrie, calici, pianete ecc.).




Scendendo una scalinata, arriviamo infine nel luogo piu' suggestivo del complesso: la Cripta, dove sono conservate le spoglie di Sant'Andrea, pervenute qui nel XIII sec.


La ricchezza della decorazione, composta da stucchi, dipinti e marmi policromi, risale al restauro barocco del 1600 ed è perfettamente conservata. Guardate che splendore!


Entrando si ha l'impressione di trovarsi davanti ad uno scrigno e di non riuscire a contenere con lo sguardo tanta ricchezza. 


La volta è affrescata con scene della passione di Gesù, del 1660...


L'altare centrale, in marmo pregiato, è opera di Domenico Fontana e la grande statua bronzea, raffigurante Sant'Andrea, fu realizzata da Domenico Naccherino.




A questo punto possiamo uscire  dal complesso perché lo abbiamo visitato veramente tutto...


...e ci inoltriamo per i pittoreschi vicoli di Amalfi...


...ecco un negozio di ceramiche locali, in una palazzina storica...




...e un presepe immerso nell'acqua...

                      

Infine è d'obbligo fermarsi a gustare le specialità locali. Qui si mangia benissimo dappertutto, anche a buon prezzo, come in tutta la Campania.

Per il momento è tutto. Vi saluto e vi do appuntamento alla prossima opera d'arte :).

domenica 25 dicembre 2011

Basilica di Santa Sofia (Ayasofya) ♥ Istanbul

Salve a tutti e Buon Nataleeeee!!!! ♥ :-) Quest'anno ho per voi un regalo SPECIALE, le foto di un posto unico e affascinante che consiglio a tutti di visitare : la Basilica di Ayasofia (Santa Sofia, la Santa della Sapienza di Dio) ad Istanbul!!! Si tratta di un edificio secolare che  porta i segni dell'alternarsi delle svariate civiltà che, nel corso dei secoli, si sono susseguite nella città del Bosforo, rendendola oggi una metropoli tanto cosmopolita. Non è stato possibile, in questo caso,  fare una scelta delle foto, perché sono tutte IMPORTANTISSIME per capire... Ecco la struttura esterna, fotografata di notte! Sicuramente non è tra gli edifici esteticamente più belli della città e purtroppo non è neanche in buono stato di conservazione, ma la sua importanza deriva dal fatto che racchiude in sé tanti anni di storia...


L'aspetto attuale del monumento è il risultato di successivi interventi. La prima struttura, a pianta basilicale latina, risale all'epoca di Costantino il Grande (IV sec.d.C.) e andò completamente distrutta da un incendio. La stessa sorte toccò anche alla seconda ricostruzione, effettuata sotto Teodosio II,  nel 415 d.C,  diretta dall'architetto Rufino. Entrambe presentavano il tetto in legno. L'edificio attuale risale invece alla terza ricostruzione, voluta dall'Imperatore Giustiniano, nel 532 d.C.,  subito dopo l'incendio che aveva distrutto la precedente chiesa. L'imperatore volle che il nuovo edificio  assumesse dimensioni colossali e affidò il progetto ad Antemio di Tralle (fisico e matematico) ed a Isidoro di Mileto (architetto). Già nel 537 d.C., la chiesa veniva inaugurata e diveniva sede principale del patriarca ortodosso di Costantinopoli....


Eccoci davanti al nartece (portico) che precede l'ingresso...




...all'interno del quale è ancora possibile ammirare i colorati  rivestimenti marmorei delle pareti e alcuni mosaici risalenti al IX sec.d.C, tra cui il Cristo benedicente che vediamo in foto  ...






Ecco la pianta della chiesa! Si tratta di un ampio rettangolo di 71x77m, al centro del quale si sviluppa l'ampia cupola che domina tutto l'interno.


Ciò che subito ci colpisce entrando sono la maestosità degli spazi ed i giochi di luce creati dalle innumerevoli finestre presenti lungo la cupola centrale e le semicupole perimetrali. La magia e la magnificenza del posto sono ben descritti da Procopio di Cesarea, storico e intellettuale alla corte di Giustiniano, nel De aedificiis:

"Vi abbondano splendidamente la luce del sole e il riflesso dei suoi raggi rispecchiati dal marmo. E invero si potrebbe dire che il sole non ne illumini dall'esterno il suo interno, ma che la radiosità nasca dall'interno stesso, e una tale abbondanza di luce bagna questo santuario [...]



[...] La cupola è meravigliosa nella sua grazia, ma, per l'apparente fragilità della sua consistenza, provoca un vero senso di terrore. Sembra infatti galleggiare nell'aria non sostenuta da alcuna solida base, librarsi in alto a rischio di chi si trova all'interno[...]




[...] Su ciascun lato, dalla pavimentazione, si alzano colonne; anch'esse non sono disposte in linea retta, ma rientrano configurando un semicerchio, quasi che si concedano reciprocamente in una danza corale...[...]


[...] Tutti questi particolari, disposti insieme con incredibile abilità a mezz'aria e galleggianti l'uno rispetto all'altro e posanti solo sulle pareti a loro prossime, introducono nell'opera un'armonia unica ed eccezionale, eppure non consentono allo spettatore d'indugiare a lungo nello studio di alcuni di essi, ma ogni particolare cattura l'occhio e lo attira irresistibilmente a sé. Così, la visione è costantemente costretta a spostamenti repentini[...] L'intero soffitto è rivestito d'oro puro, che aggiunge gloria alla bellezza, eppure prevale la luce riflessa dalle pietre, che competono in splendore con l'oro [...] chi potrebbe mai narrare la bellezza delle colonne e delle pietre di cui la chiesa è adorna? Si potrebbe credere di trovarsi in un prato in piena fioritura. Perché ci si meraviglierebbe sicuramente del colore porpora di alcune di esse, del verde di altre e di quelle su cui il cremisi crea un bagliore e di quelle da cui si sprigiona il bianco e ancora di quelle in cui la Natura, alla stregua di alcuni pittori, si è sbizzarrita con i colori più contrastanti. E chiunque entri a pregare avverte subito che non è per un qualche potere o abilità umana, ma per volere di Dio che quest'opera d'arte è così finemente riuscita [...]








Meravigliosa doveva, dunque, essere la chiesa subito dopo la sua costruzione... L'aspetto attuale, purtroppo, rende soltanto in parte l'idea dell'antico splendore a causa delle tantissime vicissitudini e  trasformazioni a cui l'edificio fu sottoposto nel corso dei secoli...


Primo fra tutti il terremoto del 558 d.C quando, tra le altre parti della chiesa, crollò anche la cupola centrale (l'attuale cupola, infatti, risale ai lavori di ripristino eseguiti  da Isidoro il Giovane, nipote di Isidoro di Mileto, subito dopo il terremoto). Seguì poi, nell'VIII sec., il periodo iconoclasta, in cui fu ordinata la rimozione di tutte le immagini sacre presenti nella decorazione; fino ad arrivare , nel 1204, alla profanazione ed ai saccheggi operati dai soldati "cristiani" della IV crociata, che probabilmente le causarono il danno peggiore. 



Nel 1453, con la caduta dell'Impero Romano d'Oriente, per opera di Mehmet II il Conquistatore, Santa Sofia fu trasformata in moschea. Da quel momento in poi la chiesa subì notevoli cambiamenti: nel 1520, sotto Solimano il Legislatore, furono coperti con la calce gran parte dei mosaici bizantini che ricoprivano le pareti e, nel corso degli anni, furono costruiti i quattro minareti che ne caratterizzano l'esterno, la tribuna per il muezzin ed il pulpito...



Gli elementi della religione islamica coesistono così con quelli della tradizione cristiana!



 Nell'abside vediamo il mosaico bizantino del IX sec. raffigurante la Madonna in trono...


...e nei pennacchi della cupola affreschi del X sec raffiguranti i cherubini...









Questa invece è la colonna "trasudante", così chiamata perchè, essendo costruita in travertino, assorbiva l'umidità della cisterna sottostante. Nell'antichità, proprio per tale fenomeno, era ritenuta "miracolosa" e veniva chiamata "colonna dei Desideri"! Ancora oggi, infilando il dito nella fessura, è possibile esprimerne uno :-/ :-))


Ora, invece, ce ne andiamo al piano superiore...


Qui siamo nella galleria del Matroneo...



...da questo meraviglioso punto di osservazione, è possibile ammirare uno splendido spettacolo dall'alto...



Anche qui le testimonianze della tradizione bizantina, come i caratteristici capitelli intarsiati,


coesistono con quelli della tradizione islamica...




 

...guardando in alto troviamo anche traccia, sotto le pareti dipinte, degli antichi mosaici bizantini che ricoprivano le pareti....





 ...questo invece è quel che si vede sbirciando fuori dalle finestre del piano superiore :-)...



Avere una visione d'insieme del tutto è quasi impossibile per la vastità dello spazio e la gran quantità di opere in esso contenute....Spero almeno, però, di avervene dato un'idea! :-) 


Alla pianta di questa chiesa si ispira, seppur in piccolo, quella di Santa Sofia di Benevento (vi ricordate? Ve ne avevo parlato proprio un anno fa!) dove mi sono sposata :-)...e per me ha un grande significato :-)! 


Eccola vista dall'esterno! Sicuramente meriterebbe dei restauri...ma provate ad immaginarla come l'aveva descritta Procopio, appena costruita :-)...........


Per stasera non ho più niente da dire, ma credo di avervi annoiato abbastanza!!! :-)) ^_^
Vi auguro di cuore un sereno Natale ♥♥♥♥♥♥

P.s. Se non siete abbastanza annoiati potete trovare altre informazioni interessanti su Storia dell'Architettura Occidentale di David Watkin ;-)...

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