domenica 1 dicembre 2013

L'ultima cena ♥ Leonardo da Vinci

Eccomi! Stasera siamo a Milano, nel Refettorio di Santa Maria delle Grazie, a vedere l'ultima cena di Leonardo da Vinci. Le foto che vedete risalgono a due anni fa :). Per poter ammirare il capolavoro di Leonardo bisogna prenotare con largo anticipo ed esser pronti a lunghe attese telefoniche per riuscirci. L'ingresso al cenacolo e' permesso soltanto a piccoli gruppi di persone, ben controllate, quindi le foto che sono riuscita a scattare per questo blog hanno un gran valore :-). 


L'ambiente e' molto suggestivo: le luci sono tutte rivolte verso l' opera d'arte mentre il resto della sala rimane in penombra...

Vi riporto alcune notizie sull'opera presenti nel Refettorio stesso:

Per rappresentare l'Ultima Cena sulla parete settentrionale del Refettorio, Leonardo volle sperimentare una tecnica innovativa "a secco", simile a quella utilizzata per la pittura su tavola, che gli parve ideale per raggiungere i migliori effetti di luci e ombre, di chiari e scuri ed ottenere il caratteristico effetto sfumato nei passaggi tonali.
L'effetto complessivo, ricco di raffinatezze e di dettagli infinitesimali, sarebbe stato difficilmente raggiungibile se Leonardo si fosse affidato alla tradizionale tecnica del "buon fresco". Quest'ultima, infatti,  comporta grande rapidità nell'esecuzione, dovendosi intervenire quando l'intonaco della parete è ancora umido. [...] La tecnica scelta permise a Leonardo una realizzazione molto meditata e la possibilita' di apportarvi tutte le modifiche desiderate, ma purtropoo rese la pittura estremamente fragile. Infatti, a pochi anni dall'ultimazione del capolavoro, secondo documenti dell'epoca, cominciarono a manifestarsi le prime forme di degrado materico divenuto nei secoli sempre piu' grave.

Per quanto riguarda l'iconografia Leonardo si discosta da quella tradizionale, proposta dal Ghirlandaio nel Cenacolo di Ognissanti a Firenze (vi ricordate? Ve ne avevo parlato a proposito di una serata tanghera davanti alla chiesa di Ognissanti) e da Andrea del Castagno nel Cenacolo di Sant'Apollonia, che raffigurava il momento dell'identificazione del traditore, Giuda, mentre intingeva il pane nel piatto.

[...] Lo spirito innovativo di Leonardo lo porta  a preferire il momento precedente, quello dominato dal dubbio in cui il traditore non è ancora stato individuato e le parole del Maestro "...uno di voi mi tradira' " scuotono profondamente gli apostoli, che attraverso l'espressione dei volti, la postura dei corpi ed il movimento delle mani esprimono le proprie emozioni ed i propri "moti dall'animo", come li definiva lo stesso artista.
Leonardo crea un senso di continuità tra lo spazio reale del Refettorio e lo spazio dipinto attraverso un eccezionale uso della prospettiva, che ha come punto di fuga la tempia destra di Cristo: tutte le linee della composizione prospettica guidano l'occhio verso il volto di Gesù,  centro narrativo dell'opera.





Ecco infine Santa Maria delle Grazie vista dall'esterno: l'ingresso al cenacolo è dal portone della palazzina gialla sulla sinistra. 
Tutte le altre foto della Basilica, fatte per questo blog, le pubblicherò probabilmente in futuro :), insieme a quelle della Basilica di Sant'Ambrogio, del Duomo, del romantico quartiere di Brera e della Pinacoteca, con le sue splendide opere...


Vi auguro una buona domenica e vi do appuntamento a prestissimo  :-)

lunedì 9 settembre 2013

The Grand Tour: il mondo visto con gli occhi di un architetto, Harry Seidler

Guardate che bel regalo ho ricevuto stasera dal nostro caro amico Devang :): un "Grand Tour" virtuale del mondo attraverso le più belle opere di architettura, a cura dell'architetto Harry Seidler. Che meravigliaaaaaa!!!


Ecco il sommario con tutte le località del "viaggio"...


...e poi le bellissime illustrazioni! 



Grazie mille Devang, anche per la splendida dedica: "spero che la vita ti porterà in tutti i luoghi descritti"... 

venerdì 23 agosto 2013

Duomo di Amalfi



Eccomiiii :), con il tempo finalmente di dedicarmi ancora al mio blog! Queste sono le foto di una giornata in costiera Amalfitana, insieme al nostro amico Devang, e quella che vedete sotto è Amalfi...


Abbiamo preso il traghetto da Salerno per evitare il traffico della strada costiera. Se pensate di visitare queste splendide località nel mese di agosto vi consiglio di fare lo stesso.


Questa è la piazza di Amalfi, con lo scorcio del Duomo. E' sufficiente una sola giornata per visitare tutto, poi ci si puo' spostare negli altri splendidi borghi della costiera, sempre via mare, per una vacanza romantica ;)...


Attraverso una lunga gradinata si accede alla Cattedrale di Sant'Andrea, risalente al 1100 d.C., e all'intero complesso monumentale di cui essa fa parte, composto dal chiostro del Paradiso, dalla Basilica del Crocifisso e dalla Cripta. Noi naturalmente visiteremo tutto :-))


La grandezza di tali monumenti è a testimonianza dell' importanza avuta dalla città di Amalfi nel passato come Repubblica marinara, dall'893 al 1135, e le influenze arabeggianti ancora presenti in alcune parti del complesso derivano dai rapporti intercorsi in quel periodo tra la città e l'Oriente .


La facciata, come si presenta a noi oggi, è frutto del restauro del XIX sec, che cancellò le tracce delle varie trasformazioni avvenute nel corso dei secoli e la riportò all'originario stile romanico. Di particolare rilevanza sono gli elementi moreschi e neogotici, come gli archi incrociati e gli archi a sesto acuto, che ne caratterizzano l'aspetto.
Nel timpano possiamo ammirare mosaici in stile bizantino realizzati anch'essi nel XIX sec.



Eccoci lungo la scalinata d'ingresso, insieme al nostro dolce cucciolino :-)...


...e al nostro amico Devang :)


Il campanile, che vedete in foto, risale al XII sec. Anch'esso nel corso dei secoli fu sottoposto a modifiche e rimaneggiamenti. Oggi presenta un ordine di monofore, uno di bifore, uno di trifore e una copertura arabeggiante arricchita da maioliche colorate.


Qui siamo sotto le volte a crociera del portico, prima di entrare...


Il portale centrale del Duomo è in bronzo fuso a Costantinopoli e risale al XII sec.


Anche il mio grandissimo Amore è pronto alla visita :)



L'interno conserva l'aspetto barocco conferitogli dal restauro del XVIII sec, che andò a coprire completamente lo stile romanico della costruzione originaria.


Il soffitto della navata centrale è a cassettoni con tele incorporate, realizzate all'inizio del 1700 da Andrea D'Asta, raffiguranti scene della vita di Sant'Andrea. A partire dalla porta d'ingresso troviamo "la flagellazione" (che in foto non si vede), "la crocifissione", "il miracolo della manna", "la deposizione nel sepolcro".


Qui siamo invece nella navata laterale, molto più spoglia...


Questa è l'abside. Al centro dell'altare centrale si vede la tela di Andrea D'Asta con "Sant'Andrea in croce".




Tutto l'interno è ricco di marmi policromi e stucchi dorati, tipici dello stile barocco. La grande pecca di tale decorazione, tuttavia,  è quella di aver ricoperto quella originaria, in stile romanico, che sicuramente si sarebbe accordata meglio con lo stile della facciata.


Ora ci spostiamo nella parte del complesso che ho preferito: il Chiostro del Paradiso e, successivamente, la cripta di Sant'Andrea. Per accedervi bisogna tornare sotto il portico d'ingresso ed entrare nella porta in fondo a destra.


Il chiostro fu realizzato tra il 1266 e il 1268 come luogo di sepoltura dei nobili amalfitani. Oggi conserva ancora l'originario stile moresco con archi incrociati poggianti su esili colonne.


Guardate com'è caratteristico. L'architettura orientale conferisce ai luoghi un fascino particolare...


Lungo le pareti del chiostro troviamo i resti dei mosaici bizantini che decoravano gli amboni della cattedrale, risalenti al XII sec.




Sullo stesso lato sono presenti anche sarcofagi di origine greca, risalenti al II sec.




Ecco poi un meraviglioso scorcio del campanile...




...e un affresco raffigurante il Cristo Pantocrator...


Prima di entrare nella cripta si passa dalla chiesa del Crocifisso, l'originaria cattedrale, risalente al VI sec d.C. Accanto a questa, nel 1100, fu costruito l'odierno Duomo. Inizialmente le due chiese andarono a costituire un unico edificio a sei navate poi, nel periodo barocco, furono divise in due strutture distinte e completamente rivestite di marmi policromi e stucchi. Mentre l'attuale cattedrale conserva ancora quello stile, la chiesa del Crocifisso fu completamente ristrutturata nel 1994 e riportata all'antico stile romanico, con la copertura a capriate lignee, il matroneo e la fila di monofore sopra esso.


Oggi la chiesa del Crocifisso è stata adibita a museo e ospita il tesoro del Duomo, composto da preziosi oggetti liturgici di epoche passate (mitrie, calici, pianete ecc.).




Scendendo una scalinata, arriviamo infine nel luogo piu' suggestivo del complesso: la Cripta, dove sono conservate le spoglie di Sant'Andrea, pervenute qui nel XIII sec.


La ricchezza della decorazione, composta da stucchi, dipinti e marmi policromi, risale al restauro barocco del 1600 ed è perfettamente conservata. Guardate che splendore!


Entrando si ha l'impressione di trovarsi davanti ad uno scrigno e di non riuscire a contenere con lo sguardo tanta ricchezza. 


La volta è affrescata con scene della passione di Gesù, del 1660...


L'altare centrale, in marmo pregiato, è opera di Domenico Fontana e la grande statua bronzea, raffigurante Sant'Andrea, fu realizzata da Domenico Naccherino.




A questo punto possiamo uscire  dal complesso perché lo abbiamo visitato veramente tutto...


...e ci inoltriamo per i pittoreschi vicoli di Amalfi...


...ecco un negozio di ceramiche locali, in una palazzina storica...




...e un presepe immerso nell'acqua...

                      

Infine è d'obbligo fermarsi a gustare le specialità locali. Qui si mangia benissimo dappertutto, anche a buon prezzo, come in tutta la Campania.

Per il momento è tutto. Vi saluto e vi do appuntamento alla prossima opera d'arte :).

mercoledì 14 agosto 2013

Paul Cézanne ♥ Metropolitan Museum of Art, New York



 
Paul Cézanne, The House with the Cracked Walls, 1892-94
Oil on canvas

Paul Cézanne, Mont Sainte-Victoire, ca.1902-6
Oil on canvas

Paul Cézanne, Seated Peasant, ca. 1892-96
Oil on canvas

Paul Cézanne, Antoine Dominique Sauveur Aubert (born 1817),
the Artist's Uncle, as a Monk, 1866, Oil on canvas


Paul Cézanne, Dish of Apples, c.a. 1876-77,  Oil on canvas
Signed (lower right): P Cezanne 


Paul Cézanne, The Pool at the Jas de Bouffan, Oil on canvas


Paul Cézanne, Mont Sainte-Victoire and the Viaduct of the Arc River Valley, 1882-85
Oil on canvas


Paul Cézanne, View of the Domaine Saint-Joseph
Oil on canvas
Signed (lower right): P. Cézanne

Paul Cézanne,Gardanne, Oil on canvas



Paul Cézanne, Madame Cézanne (née Hortense Fiquet, 1850-1922)
in the Conservatory, 1891, Oil on canvas



Paul Cézanne, The Card Players, 1890-92
Oil on canvas

Paul Cézanne, Madame Cézanne (née Hortense Fiquet, 1850-1922)
in a Red Dress, 1888-90
Oil on canvas
Paul Cézanne, Apples, Oil on canvas



Paul Cézanne, Gustave Boyer (b.1840), in a Straw Hat, 1870-71
Oil on canvas, Signed (lower right): P.Cezanne



Paul Cézanne, Still Life with Apples and a Pot of Primroses, ca. 1890
Oil on canvas


Paul Cézanne, Antoine Dominique Sauveur Aubert (born 1817),
the Artist's Uncle, 1866, Oil on canvas


Paul Cézanne, Still Life with Apples and Pears, c.a. 1891-92
Oil on canvas



Paul Cézanne, The Gulf of Marseilles Seen from L'Estaque, ca. 1885
Oil on canvas

 

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